I batteri presenti nella placca (pellicola bianco-giallastra composta da batteri, residui di cibo e saliva,che rimane adesa specialmente nelle zone dove è più difficile rimuoverla, come solchi masticatori, bordo dente-gengiva e tra un dente e l’altro) trasformano gli zuccheri dei cibi che in acidi, che intaccano prima lo smalto e poi la dentina, formando una cavità (carie dentale), che se non curata, può ingrandirsi distruggendo il dente. Un dente cariato non guarisce spontaneamente, ecco perché la prevenzione e la cura della carie dentale sono importanti.
Può esistere una predisposizione alla carie dentale, o di natura ereditaria, o per
denti malposizionati o molto vicini tra di loro, rendendo più difficile l’igiene, o
condizioni fisiologiche quali gravidanza ed allattamento. che a causa di modificazioni ormonali alterano la composizione salivare.
La carie dentale inizia dallo smalto, il tessuto duro del corpo umano, ricco di minerali, che ricopre la superficie del dente lo protegge dalle sensazioni termiche, e dai piccoli traumi che si hanno durante la masticazione.. Nella fase iniziale, quando la carie è limitata allo smalto, questo diventa prima di colore bianco pallido, rimanendo liscio, per poi diventare ruvido. Se la carie dentale non viene curata durante questo stadio progredisce formando una cavità nello smalto.
Lo smalto protegge il tessuto sottostante, la dentina, che attraverso dei piccoli tubicini (tubuli dentinali) entra in contatto con la polpa dentaria, l’organo dove si trovano le terminazioni nervose e i vasi sanguiqni, aumentando la sensibilità al caldo, al freddo e ai cibi dolci. Progredendo ulteriormente, la carie può raggiungere la polpa dentale, provocando un infiammazione, spesso dolorosa. Una volta raggiunta la polpa, il dente deve essere devitalizzato (terapia canalare).
La carie dentale si sviluppa più rapidamente e frequentemente nei denti da latte (denti decidui) e nei denti permanenti da poco erotti, perché lo smalto ancora non si è formato completamente Può essere utile un trattamento di sigillatura dei solchi. La carie dentale è comune anche tra gli adulti e gli anziani, può ri-formarsi anche in un dente già curato, sul bordo di un otturazione fratturata o indebolita dal tempo e dall’usura. Tra gli adulti si possono inoltre verificare carie che colpiscono le radici dei denti (carie radicolari) quando queste risultino scoperte dall’abbassamento delle gengive (recessione gengivale). La radice del dente non essendo ricoperta dallo smalto dentale è infatti, più suscettibile alla carie.
Per curare un dente cariato,deve essere rimossa la parte di dente danneggiata fino a trovare
tessuto sano. La cavità così ottenuta viene poi sterilizzata e il dente viene restaurato con materiale biocompatibile (composito) avendo cura delle esigenze estetiche, masticatorie e di
robustezza del restauro, In base ai criteri sopraelencati, il dente può essere restaurato con un’otturazione, un intarsio, una capsula, una faccetta, etc. .
La carie dentale è un processo irreversibile. Una volta individuata la carie, è preferibile curarla subito, anche se il dente non fa male: essa infatti progredisce danneggiando seriamente il dente, a volte in maniera irreparabile. Curare un dente cariato ne migliora la funzionalità masticatoria ed estetica, ed è importante anche per evitare che la carie coinvolga i denti vicini.
Restaurare un dente cariato durante lo stadio iniziale, comporta un procedimento più semplice ed economico rispetto ad una devitalizzazione o ad altre procedure che possono rendersi necessarie quando la carie ha già seriamente danneggiato il dente. Per ripristinare la salute dei denti colpiti da carie, si eseguono le otturazioni con materiali più moderni e sicuri: i compositi, che grazie alla loro struttura, garantiscono robustezza ,resistenza ed effetto estetico.
Dott. Silvano Pietrantoni