La capacità di gestire le diverse tipologie di paziente che si presentano presso lo studio odontoiatrico dipende da un insieme di fattori che vanno dalle capacità professionali dell’ équipe odontoiatrica alle abilità personali e caratteriali che contraddistinguono il singolo operatore.
Il BAMBINO sicuramente è un paziente particolare che richiede un tipo di approccio personalizzato, poiché deve essere guidato attraverso una nuova esperienza, quella odontoiatrica. Nell approccio con il piccolo paziente é implicito anche un impegno di carattere pedagogico da parte dell’equipe in quanto il bambino é un individuo che sta sviluppando attitudini e competenze anche rispetto alla propria salute.
LO SVILUPPO PSICOLOGICO
Vi sono molte variabili che influenzano il comportamento e la capacità del bambino nello studio odontoiatrico.
Generalmente sono variabili correlate a precedenti esperienze del bambino, legate a fattori come l ansia dei genitori(ansia materna) e l’ anamnesi medica. L ansia e la paura possono influenzare negativamente il comportamento del piccolo paziente e condizionare il successo della visita odontoiatrica.
LA PAURA
La paura del bambino ha in sintesi tre modalità di espressione:
FORMA ESPRESSIVA MOTORIA. NON VERBALE (fuga evasione attacco)
FORMA ESPRESSIVA SOGGETTIVO VERBALE (pianti e capricci)
FORMA ESPRESSIVA FISIOLOGICA (sudorazione, palpitazioni, lipotimia)
PRIMA DELL’APPUNTAMENTO
La prima visita é decisiva per la costruzione dell’atteggiamento del bambino verso l’equipe dello studio: segretaria/assistente/ odontoiatra/ igienista. L’accoglienza è fondamentale, un clima cordiale contribuisce all’ ambientazione del bambino stesso. Può essere utile predisporre un angolo dedicato, con dei giochi per varie età, dei libri, degli album da disegnare ed uno schermo per la visione di filmati adatti a bambini in sala d attesa (cartoni animati) anche sulla prevenzione facendo attenzione a non proiettare immagini cruente.
Solitamente é opportuno far assistere i bambini più piccoli ad una visita oppure alla terapia non invasiva di un fratello più grande o di un genitore, questo facilita l’apprendimento di comportamenti collaborativi.
PER AVERE SUCCESSO CON I BAMBINI É IMPORTANTE ANTICIPARE IL SUCCESSO STESSO
Occorre evitare che il bambino giunga al pianto perché sarà difficile poi recuperare la fiducia negli operatori e proseguire con lo svolgimento delle terapie.
L’atteggiamento e le aspettative dell’ operatore possono influenzare i risultati di una seduta: le aspettative positive aumentano le possibilità di successo con i bambini e sono più efficaci dei rimproveri o dei commenti. L’assistente può contribuire alla collaborazione del bambino, intrattenendosi a parlare con il bambino mentre l operatore parla con i genitori.
ATTEGIAMENTO DELL’ EQUIPE
Mostrare gentilezza ed interesse (attraverso il sorriso)
Conversazioni su interessi del bambino (sport, scuola giochi etc)
Linguaggio informale ed amichevole.
Stabilire una forma di comunicazione che permetta di coinvolgere il bambino in una conversazione é utile ad instaurare un rapporto di fiducia tra il bambino e l’ equipe.
È opportuno anche programmare l’appuntamento prendendosi un adeguato tempo a disposizione, in modo di lavorare con tranquillità. Spesso i bambini fanno tante domande. É altresì importante non fare aspettare troppo il bambino.
COMUNICARE CON IL BAMBINO
É molto importante che vi sia una singola fonte di comunicazione, poiché se vi è una sovrapposizione di input verbali (assistente+odontoiatra+genitore) si verifica il rischio di confusione per il bambino che non concentra la propria attenzione su un informazione per volta. Per questo motivo a volte é opportuno ricorrere alla separazione dai genitori. I genitori innervosiscono con gli ordini sia il bambino che l’odontoiatra, costituiscono una barriera nella comunicazione tra bambino e operatore, possono offendersi se si alza il tono della voce. Il bambino divide l’attenzione tra genitore e operatore. L’operatore divide l’attenzione tra bambino e genitore.
Nella comunicazione con il bambino é molto importante sia il tono della voce che può anche essere secco “ora basta piangere e fai attenzione” al contatto fisico, una carezza, una mano sulla spalla o semplicemente prendere il piccolo per mano. Nella conversazione il tono calmo per lui può essere molto rilassante.
Un ultima cosa altresì importante è spiegare al piccolo paziente tutto ciò che verrà usato e come verrà usato usando parole a loro più comprensive e piacevoli, ad esempio:
DIGA DI GOMMA (impermeabile)
UNCINO DELLA DIGA (anellino)
SIGILLANTE (vernicetta)
SIRINGA ARIA ACQUA (pistola power ranger)
ASPIRATORE (aspirapolvere)
ALGINATO (pongo) .
Inoltre alla fine della seduta offrire un regalo può essere utilizzato come una ricompensa. I giochi devono essere impiegati in segno di affetto e non per corrompere i bambini. Occorre fare una distinzione tra ricompensa e corruzione. I regali rappresentano nel bambino un ricordo piacevole.
Dott. Silvano Pietrantoni